La letteratura e i letterati italiani intrattengono rapporti di diversa natura con il mondo del cinema e della televisione. Numerose analisi qualitative hanno indagato le dinamiche e i frutti di queste relazioni, mentre un'analisi quantitativa che permetta di evidenziare le caratteristiche generali del contesto in cui queste si inseriscono è assente nella letteratura scientifica. In questo contributo presentiamo un dataset creato a partire da Wikidata e IMDb per rispondere a tali domande usando metodi quantitativi. Viene presentata un’analisi preliminare sulle produzioni cinematografiche, il contributo degli scrittori nella transcodifica, e i rapporti di genere.
Italian literature entertains a long-standing relation with cinema and television. While several analyses have investigated details of singular phenomena, a broader quantitative analysis of the context and the dynamics characterizing such relation is missing. In this article we present an open dataset created from Wikidata and IMDb and we present an exploratory data analysis to answer questions about TV and movie productions, writers’ contributions to screenplay, and gender balance.
Una grande quantità di analisi prende in esame il rapporto tra cinema e letteratura, dagli aspetti linguistici e semiologici della transcodifica, ad approcci comparativi o ricostruzioni storiche delle discipline. L’approccio alla ricerca in questo dominio è spesso prettamente qualitativo, richiedendo un intervento soggettivo nell’intuizione, la selezione e l’interpretazione dei dati disponibili.
Raramente invece vengono indagati aspetti contestuali, come i formati dei prodotti audiovisivi derivanti dal mondo della letteratura, le tendenze produttive, la provenienza e le diverse modalità di coinvolgimento di scrittrici e scrittori nella realizzazione di opere cinematografiche. Tali forme di analisi, che gioverebbero di un approccio quantitativo, non sono facilmente perseguibili, a causa di numerose limitazioni. Tra queste, la mancanza di database specializzati ad accesso aperto e le barriere tecniche per l’interrogazione dei dati sono fattori decisivi.
In questo articolo vogliamo allargare gli orizzonti degli studi quantitativi sulla produzione e l’influenza della letteratura italiana contemporanea nel cinema e la televisione internazionale. Partendo dai dati sugli scrittori contemporanei disponibili in Wikidata e le informazioni sui prodotti cinematografici dell’Internet Movie Database (IMDb), l’obiettivo è realizzare un dataset in grado di fornire una panoramica esaustiva dei contesti produttivi, fornendo un’analisi preliminare su (1) quali fenomeni caratterizzano la trasposizione letteraria sui nuovi media, (2) il ruolo degli scrittori nel prodotto derivato e (3) un approfondimento sulla rappresentatività di genere. I risultati dell’analisi dimostrano il potenziale dell’approccio proposto, rivelando alcune dinamiche transmediali (note e meno note).
L’articolo è organizzato come segue. In Stato dell’arte esaminiamo gli studi precedenti sull’argomento, evidenziando le differenze metodologiche. In Materiali e metodologia della ricerca descriviamo il dataset realizzato per l’analisi, le domande di ricerca, i metodi e i limiti. Nella sezione Risultati presentiamo una sintesi dei dati esaminati, organizzati per area tematica. In Discussione e conclusioni proponiamo un’interpretazione dei dati in esame, sottolineando le aree di ricerca interdisciplinare che possono trarre vantaggio da tali risultati.
Numerosi sono i testi che affrontano la relazione tra letteratura e cinema. Lungi dall’essere esaustivi, vengono menzionati qui solo alcuni riferimenti, atti a evidenziare la diversità di approcci alla ricerca.
Elena Dagrada offre un catalogo esemplificativo di fenomeni sulla reciproca influenza tra letteratura e cinema, la quale non manca di riconoscere all’adozione dei modelli letterari un ruolo fondamentale nel cambiamento di corso della storia del cinema ai suoi albori ( : 165-89). Fabio Rossi fornisce una breve panoramica sulle caratteristiche che storicamente hanno caratterizzato questo rapporto, concentrandosi sul contesto italiano dei primi decenni del XX secolo ( : 117-55). Rossi commenta poi cinque esempi di trasposizione, confrontando spezzoni di film con i rispettivi testi d’origine. L’autore sottolinea come studi su questa relazione siano raramente andati oltre il piano estetico o semiologico.
Un’analisi dei sistemi comunicativi, proprio attraverso un approccio semiologico, è affrontata da Christian Metz, che nel trattare il tema dell’espressività filmica mette a confronto cinema e letteratura, analizzandone le strutture espressive e mettendo in evidenza caratteristiche comuni e differenze ( : 52-90). Alcune questioni estetiche, storiche e sociologiche riguardanti gli adattamenti sono state invece trattate da André Bazin ( : 119-42). Il critico francese, dopo averne difesa la pratica, riconosce all’adattamento un possibile ruolo nel progresso della settima arte, sottolineando come la differenza nelle strutture del romanzo e del film facciano sì che la creazione cinematografica cresca proporzionalmente al desiderio di essere fedeli all’originale.
Diversamente, un’indagine quasi esclusivamente comparativa viene sviluppata da Sandro Volpe ( ). L’autore approfondisce alcuni aspetti teorici mettendo in luce, attraverso l’analisi di sette film, la molteplicità di soluzioni adottabili nel portare sullo schermo prodotti letterari caratterizzati da diverse situazioni narrative. Viene qui sostenuta anche l’importanza di una riscrittura che tenga conto delle caratteristiche proprie dell’arte cinematografica e di un’interpretazione che renda l’adattamento tale, ovvero qualcosa di più della semplice traduzione di un testo da un medium all’altro.
Alberta Passeri rimarca la necessità di basare l’approccio comparativo prima sull’analisi degli elementi comuni a letteratura e cinema per poi considerare le differenze ( ). Primo elemento condiviso sono le strategie narrative, adottate dai differenti sistemi attraverso i codici che li caratterizzano. Laddove l’opera letteraria crea descrizioni verbali, infatti, il cinema si deve occupare di mostrare attraverso le inquadrature. Da qui emerge anche il ruolo fondamentale del montaggio, in virtù della sua capacità di modificare la dimensione lineare propria della narratività. Un concetto simile viene proposto da Linda Hutcheon e Siobhan O’Flynn quando viene affermato che sulla base della specificità del linguaggio di ogni medium vengono alla luce le sue diverse potenzialità, e nel processo di adattamento esso stesso si rivela come un fatto di replica e cambiamento assieme, dove la forma, sì, muta, ma il contenuto persiste ( ). Anche Phyllis Zatlin dà importanza alle traduzioni per lo schermo che mirano a mantenere intatto il significato originale nonostante il cambiamento della forma dato dalle caratteristiche peculiari dei diversi linguaggi ( ). Il volume è per gran parte dedicato all’analisi dei prodotti derivati da testi di opere teatrali. Dalle produzioni televisive direttamente filmate a teatro agli adattamenti per la sala, vengono riportati numerosi esempi di produzioni spagnole e americane che si collocano più o meno lontane da una trasposizione fedele alla struttura del testo a cui fanno riferimento. Questi esempi non sono solo l’occasione per confrontare la diversità delle versioni, ma veri e propri casi utili a illustrare le possibilità espressive tramite cui il cinema, pur discostandosi dalla rappresentazione teatrale, possa portare sullo schermo un testo di tali origini mettendo in scena le proprie specificità linguistiche.
Restringendo il campo al contesto italiano, Gian Piero Brunetta sottolinea quanto sia stata fondamentale la trascrizione di romanzi popolari, come l’affidamento ai classici e la ricerca di modelli alti
all’interno di un vasto corpus di produzioni letterarie, nel dare un vero e proprio slancio al comparto cinematografico nostrano agli inizi del secolo scorso ( : 22-27). L’autore spiega le ragioni di questo travaso costante e non manca di fare riferimento al vasto gruppo di letterati che negli stessi anni prestarono la propria mano alla decima musa. Patrizia Bertini Malgarini e Marzia Caria si concentrano, invece, sulla trasposizione di un romanzo di Franco Solinas operata dall’autore stesso, analizzando le scelte linguistiche adottate nel processo di transcodifica del testo di una figura che, appunto, si è mossa dal mondo della letteratura alla scrittura per il cinema ( ).
Un’analisi per certi versi simile, ma dal respiro più ampio, la si trova in Interferenze ( ). L’opera collettiva si propone di analizzare gli incroci tematici e stilistici presenti nelle produzioni di registi/scrittori e scrittori/registi italiani. Il volume divide queste figure in diverse categorie e fornisce qualche dato introduttivo sulle autoregie
(intese come regie di film tratti da propri testi) dal 2000 al 2017. Di tutt’altro genere è invece la breve panoramica diacronica che Giuliana Nuvoli traccia sulla storia della letteratura italiana trasposta al cinema, affrontando, anche lei, i principali cardini del rapporto ( ). A sviluppare ulteriormente questo quadro è Edoardo Ripari, il quale ripercorre gli snodi principali della storia della letteratura italiana attraverso le trasposizioni cinematografiche e i rapporti instauratisi tra scrittori e registi, sempre inserendo il tutto nella prospettiva diacronica della storia letteraria dal Medioevo al XXI secolo ( ).
In conclusione, si può notare come il fenomeno sia stato analizzato, seppur in lungo e in largo, principalmente nei suoi aspetti qualitativi. Ciò non significa che negli studi sopracitati, o in quelli che ne adottano la metodologia, non figurino dati numerici. Tuttavia, le indagini effettuate non hanno usato dati quantitativi come base dell’analisi. Infatti, se presenti, questi sono spesso relegati a poche pagine di contestualizzazione, se non addirittura a poche righe utili a suffragare la propria tesi o a iniziarne la discussione.
A prendere una direzione diversa è Attilio Motta, che fornisce una serie di considerazioni basate sui dati riguardanti otto categorie di lungometraggi cinematografici frutto di trascrizioni di testi in lingua italiana e una di film italiani ispirati a testi di lingua straniera ( ). Una tabella contenente dati di diverso genere guida l’analisi di ogni gruppo, la quale si conclude con alcune considerazioni di carattere generale sulle tendenze relative a ognuno. Nonostante lo studio riporti minime considerazioni, di necessità molto sommarie e limitate
( : 4), è indubbiamente utile a far comprendere le possibilità offerte dall’approccio quantitativo. A essere sottolineata nel testo, però, è la difficoltà riscontrata nel reperimento di dati certi, autorevoli e di pronta consultazione. A causa di ciò, l’autore ha dovuto procedere esaminando fonti di diverso tipo, da dizionari del cinema a monografie, passando per diversi database e finendo per raggruppare il tutto manualmente. Questo procedimento, né semplice né veloce, potrebbe anche spiegare il limitarsi dell’indagine al periodo successivo al 2000.
In questo contributo vogliamo adottare un approccio quantitativo per continuare la ricerca sul repertorio di transcodifiche televisive e cinematografiche di opere letterarie italiane contemporanee e fornire una fonte di dati curata, autorevole e facile da usare in future analisi.
L’oggetto di ricerca considera come unità di misura il contributo degli scrittori e delle scrittrici, i prodotti audiovisivi e le produzioni televisive o cinematografiche. Con il termine contributo
si fa riferimento in modo indistinto alla partecipazione diretta di scrittrici e scrittori all’ideazione del prodotto audiovisivo (alla stesura della sua sceneggiatura) e alla loro partecipazione indiretta, ovvero l’essere solamente autrice o autore dell’opera da cui il prodotto audiovisivo è stato tratto. Il numero dei contributi non corrisponde al numero effettivo di prodotti (film, serie TV e miniserie TV). Ad esempio, un film può essere frutto di più contributi, relativi ad autrici o autori diversi. Nel caso di una serie o di una miniserie TV, il contributo si intende, indistintamente, ad almeno un episodio o alla serie completa.
Per finire, quando ci si riferisce a un prodotto che è tratto da
un’opera di una scrittrice o scrittore, si includono tutte le possibilità secondo cui la transcodifica del testo letterario possa essere avvenuta. Ad esempio, un film che presenta un collegamento con un testo letterario, che ne sia una libera trasposizione o un fedele adattamento, sarà considerato genericamente tratto da
esso.
Per guidare la creazione del dataset e l’analisi preliminare dei dati, abbiamo raccolto una serie di quesiti suddivisi nelle seguenti macroaree di ricerca.
Una panoramica dei prodotti cinematografici/televisivi e il contributo di scrittrici e scrittori italiani. Include un esame del numero di prodotti cinematografici e televisivi che hanno ricevuto un contributo diretto o indiretto da parte di scrittrici e scrittori italiani; il numero di contributi, divisi per tipologia, prestati da scrittrici e scrittori italiani alla genesi di prodotti cinematografici e televisivi; la provenienza delle opere audiovisive, nonché il numero di produzioni per paese, alla cui creazione hanno partecipato scrittrici e scrittori italiani; i paesi stranieri con cui l’Italia ha coprodotto opere cinematografiche e televisive a cui hanno contribuito scrittrici e scrittori italiani.
Un approfondimento sui prodotti cinematografici e televisivi tratti da opere letterarie. Vengono esaminati: il numero, assoluto e per decennio, di prodotti cinematografici e televisivi tratti da opere letterarie italiane; le differenze nei generi tra prodotti cinematografici e televisivi, e tra prodotti italiani e stranieri, tratti da opere letterarie italiane; il numero, assoluto e per ogni decennio, di prodotti tratti da opere letterarie italiane divisi per genere; le case di produzione italiane e straniere più impegnate nel confezionare prodotti audiovisivi tratti da opere della letteratura italiana.
Questioni di genere nei contributi di scrittrici e di scrittori. Vengono esaminati: le scrittrici e gli scrittori italiani che hanno contribuito più spesso, secondo le diverse modalità, alla genesi di prodotti cinematografici e televisivi; le scrittrici e gli scrittori che hanno diretto un prodotto audiovisivo tratto da una loro stessa opera; i contributi prestati da scrittrici, rispetto a quello prestato da scrittori, per la creazione di opere cinematografiche e televisive.
La ricerca è stata guidata dalla necessità di reperire un corpus il più possibile rappresentativo del fenomeno in oggetto, basandosi su dati disponibili con licenza aperta per il riuso. Molti autorevoli database cinematografici, infatti, non forniscono metodi per l’accesso diretto ai dati (come Cinedatabase, Archivio del Cinema Italiano, Filmitalia ), i quali sono sì consultabili online ma non possono essere interrogati sistematicamente, né possono essere riusati liberamente ai fini della ricerca. Un caso per certi versi simile è rappresentato dall’Associazione Italiana Editori (AIE). Essa pubblica regolarmente gli esiti di studi legati al contesto editoriale italiano e, tra questi, vi sono anche alcuni report sul rapporto tra libri e film. Tuttavia, i numeri riportati dall’AIE, presentati anche durante le edizioni della manifestazione libraria italiana Più libri più liberi
, rimangono informazioni frutto di dati già elaborati e interpretati. Nonostante i dati di proprietà dell’AIE detengano un indubbio potenziale ai fini della ricerca, non sono purtroppo di libero utilizzo per ulteriori analisi.
Pertanto, le fonti sopracitate sono state escluse dalla selezione, che è stata ristretta alla base di conoscenza aperta di Wikidata (nata come archivio di dati strutturati per supportare i progetti della Wikimedia Foundation, tra cui Wikipedia) e dell’Internet Movie Database (IMDb), la base di dati filmografici ora di proprietà di Amazon, contenente informazioni su film, prodotti televisivi, cast, personale di produzione e videogiochi. Wikidata offre una base di conoscenza importante per l’identificazione di personalità letterarie. Utilizzata spesso come fonte primaria di analisi di network di personalità e studi di genere (Konieczny e Klein 2018), da sola non è in grado di fornire una visione esaustiva sul rapporto tra opere letterarie e prodotti audiovisivi. IMDb fornisce invece questo collegamento, registrando il ruolo delle persone coinvolte nella creazione del prodotto, includendo le scrittrici e gli scrittori da cui il lavoro è tratto. La base di conoscenza di IMDb è stata utilizzata in diversi studi quantitativi, per analizzare il network di relazioni tra attori ( ), film ( ), gender bias ( ; ), e costituisce una pietra miliare per lo studio sistematico del panorama cinematografico internazionale.
Per realizzare il dataset siamo partiti da Wikidata. Utilizzando SPARQL, ne è stata interrogata la base di conoscenza per reperire il nucleo di scrittrici e scrittori di origine italiana descritti come novelist o poet, aventi un identificativo anche su IMDb (informazione disponibile su Wikidata, si veda per esempio la descrizione di Luigi Pirandello). È stata estratta una lista contenente 221 risultati, inclusiva di nomi e relativi identificativi IMDb.
Gli identificativi reperiti sono stati utilizzati come input per l’interrogazione delle API di IMDb, utilizzando la libreria Python IMDBpy, recentemente rinominata Cinemagoer. L’interrogazione su IMDb ha restituito (1) la lista degli autori e autrici che hanno partecipato, a vario titolo, nella produzione di prodotti cinematografici o televisivi, (2) i prodotti all’interno della filmografia completa di ciascuna autrice o autore, escludendo quelli per cui scrittrici e scrittori non risultassero coinvolti nella produzione o sceneggiatura. Il risultato è una lista che include i dati relativi a: nome e cognome dello scrittore o scrittrice (writerName); identificativo dello scrittore o scrittrice su IMDb (writerID); paese di cittadinanza dello scrittore o scrittrice (writerCountry); identificativo del prodotto su IMDb (movieID); titolo del prodotto (movieTitle); altro titolo con cui il prodotto è conosciuto (otherTitle); genere del prodotto (genres); paesi d’origine del prodotto (movieCountries); anno di produzione (year); trama (plot); lingua del prodotto (language); tipo di prodotto (movie_type); regista (director); case di produzione (production_companies).
Una volta estratti, i dati sono stati importati in un foglio di calcolo (formato .csv) su cui si è effettuata un’analisi preliminare e la pulizia dei dati. In particolare, sono state eliminate tutte le voci che non facevano riferimento a lungometraggi, serie TV e miniserie TV (per esempio, i cortometraggi), per mancanza di molte informazioni relative. La tabella finale include 2412 righe, riguardanti i contributi di 154 autori (69% rispetto ai 221 iniziali estratti da Wikidata). Ogni riga rappresenta il contributo prestato da una scrittrice o uno scrittore a un prodotto, mentre le colonne contengono i dati relativi ai campi elencati sopra. A questo risultato sono state aggiunte manualmente alcune colonne per inserire le seguenti informazioni:
sesso biologico della scrittrice o dello scrittore (sex);
se l’autrice o l’autore che ha contribuito alla creazione di un prodotto ne abbia, o meno, firmato anche la regia (match_differ);
tre colonne specificano il tipo di contributo prestato da scrittrici e scrittori (screenplay_by; based_on; writer_nonSpecific). Queste annotazioni sono state inserite poiché IMDb non presenta un modo univoco per distinguere, rispettivamente, chi ha scritto la sceneggiatura di un prodotto audiovisivo (di seguito scritto da
), chi ha scritto l’opera da cui un prodotto è tratto (di seguito tratto da
) e le situazioni ambigue.
In IMDb, infatti, accanto al nome dell’interessata o dell’interessato possono comparire queste specificazioni, che, tuttavia, non seguendo regole rigide e non essendo obbligatorie, se e quando sono presenti, possono riportare valori ambigui. Per compilare questi campi aggiunti, sono state consultate le pagine IMDb dedicate ai 154 scrittori, che includono i prodotti in questione e, in caso di ambiguità, si è fatto affidamento alle informazioni contenute in Wikipedia e in Cinedatabase di Cinematografo.it.
Per effettuare l’analisi quantitativa, i dati sono stati filtrati secondo diversi parametri al fine di creare nuove sotto-tabelle, utilizzate per raccogliere le informazioni in base alle domande di ricerca. Da qui, i dati sono stati nuovamente filtrati e raggruppati in prospetti finali, riportanti i risultati delle differenti indagini, a partire dai quali sono stati realizzati dei grafici di sintesi, creati utilizzando Google Sheets.
Il dataset iniziale è disponibile online ( ), insieme alla tabella annotata, le sotto-tabelle e i risultati dell’analisi, riutilizzabili con licenza aperta ( ). Il codice per riprodurre il corpus iniziale è disponibile open source online.
Il dataset creato non contiene il numero effettivo di prodotti audiovisivi e di contributi prestati da scrittrici e scrittori italiani. I principali limiti, da questo punto di vista, sono tre:
Molti film dei primi due decenni del XX secolo non sono presenti, da un lato per la mancanza di dati relativi al loro collegamento con opere e autrici o autori italiani, dall’altro per l’eliminazione delle voci riguardanti i cortometraggi (formato filmico con cui è nato il cinematografo, fortemente presente anche dopo l’affermazione del lungometraggio avvenuta, in Europa e negli Stati Uniti, poco dopo il 1910). Pertanto, riteniamo che il dataset realizzato sia rappresentativo per i soli prodotti cinematografici maturi.
Scrittrici e scrittori inclusi nell’analisi sono definiti come italiani, ovvero aventi come paese di cittadinanza ‘Italia’ o ‘Regno d’Italia’. Pertanto, gli autori considerati sono rappresentativi del periodo contemporaneo, essendo vissuti dopo o a cavallo della nascita del Regno d’Italia, mentre sono esclusi autori storici, come Dante (in quanto cittadino della ‘Repubblica di Firenze’).
Sono stati considerati solamente autrici e autori italiani descritti su Wikidata come ‘novelist’ e/o ‘poet’ poiché una ricerca secondo il termine più generico ‘writer’ includeva tra i risultati sceneggiatori di professione, quindi non parte del nostro focus. Al momento, non siamo in grado quantificare quante autrici o autori che in Wikidata sono descritti come ‘writer’ e non come ‘novelist’ e/o ‘poet’ non compaiono nei risultati delle query effettuate.
In sintesi, nonostante le problematiche enunciate, riteniamo che la quantità di dati raccolti e l’estensione temporale dell’analisi possa fornire una visione sufficientemente rappresentativa del rapporto tra letteratura italiana contemporanea e cinema e televisione.
In questa sezione vogliamo introdurre il dataset tramite le lenti di un’analisi esplorativa, evidenziando i fenomeni rilevanti per le tre macroaree sopra menzionate.
I prodotti. Il dataset include 2061 prodotti cinematografici e televisivi, che sono stati inizialmente suddivisi per tipologia ( ) e per origine della produzione ( ).
Le tipologie includono: film cinematografici (Movies, 1220), film per la televisione (Tv movies, 642), serie TV (Tv series, 135) e miniserie televisive (Tv miniseries, 64). I prodotti cinematografici (1220) corrispondono al 59,2% del patrimonio filmico, seguiti da film per la televisione e serie TV.
Le produzioni possono essere di origine italiana (ITA), frutto di una coproduzione a cui partecipa almeno un produttore italiano (Coproduzioni ITA), di produzione o coproduzione straniera (Stranieri). Per 12 prodotti il dato sul paese d’origine non è disponibile (N/D).
I film cinematografici esclusivamente italiani rappresentano circa il 57% del totale dei film prodotti (692/1220), seguiti dalle coproduzioni cinematografiche internazionali (29,5%, 360/1220). Se sommati, la partecipazione italiana nella (co)produzione cinematografica risulta essere preponderante (86,23%). La produzione cinematografica straniera è invece minoritaria, corrispondente al 13% del totale (165/1220), anche quando sommata alle coproduzioni (43%, 525/1220).
La realizzazione di prodotti per la televisione (inclusiva di film, serie e miniserie) presenta una situazione inversa, dove il 37% include prodotti esclusivamente italiani ((252+20+42)/841), il 56% prodotti esteri ((354+107+11)/841) e solo il restante 7% sono frutto di coproduzione. Va notato che il numero di film TV e serie TV esclusivamente stranieri è significativamente superiore al corrispettivo esclusivamente italiano, rispettivamente 354 (contro i 252 italiani) e 107 (contro i 20 italiani).
I contributi. Possiamo distinguere tre tipologie di contributi di autori e autrici ( ): tratto da
, quando un’opera è adattata per lo schermo senza un contributo diretto dell’autore; scritto da
, quando l’autore partecipa alla sceneggiatura del prodotto avente però soggetto altro dalle sue opere; tratto e scritto
, quando l’autore contribuisce alla sceneggiatura di un prodotto basato su una sua opera. Per ciascuna tipologia di contributo esaminiamo la distribuzione delle tipologie di prodotti (cinematografici e televisivi), suddivisi per provenienza. Escludiamo in questa fase i contributi incerti (classificati come writer
).
Le opere per il grande schermo (Movies) sono quelle che assorbono maggiormente l’intervento degli scrittori nelle forme di collaborazione scritto da
e tratto e scritto
. Difatti, la quasi totalità di queste opere si risolvono in prodotti cinematografici (rispettivamente 90,75% e 85%). Ciò è sempre vero sia per le produzioni italiane sia per le coproduzioni. Solo nel caso delle sceneggiature si nota un maggior intervento in opere televisive prodotte da case straniere (30,7% e 16,67%).
Significativo è invece lo scenario riguardante i prodotti tratti da
opere di scrittori e scrittrici, dove la proporzione delle tipologie di prodotti è più bilanciata o a favore dei prodotti televisivi, come nel caso delle produzioni italiane, dove circa il 52% dei prodotti televisivi italiani è tratto da testi letterari, e ancor di più nel caso di opere televisive straniere, dove circa il 77,5% dei prodotti è tratto da opere di autori italiani.
Le tipologie di produzioni e i contributi. Soffermandosi sulla provenienza delle singole case di produzione nella realizzazione di un prodotto cinematografico o televisivo, notiamo 733 interventi individuali da parte di 49 paesi stranieri che hanno dato alla luce 637 prodotti ( a) in produzioni esclusivamente straniere.
I paesi che hanno contribuito maggiormente alla diffusione della letteratura italiana contemporanea all’estero sono il Regno Unito (13,6%) e la Francia (13,5%), seguiti da Stati Uniti (11,7%), Germania (8,2%), Spagna (6,1%) e altri. Analizzando i rapporti tra le case di produzione straniere e gli scrittori e scrittrici italiane ( b), notiamo come la netta maggioranza (80,7%) di prodotti sia basata su opere letterarie italiane riadattate senza coinvolgere direttamente l’autore (tratto da
).
Esaminando l’intervento di Paesi esteri in coproduzioni italiane ( ), notiamo il ruolo predominante della Francia (52,3%), seguito da Germania (9% e 4,7%), Spagna (9,2%) e Regno Unito (6,4%). Il ruolo degli autori nella sceneggiatura è predominante (56,6%, dove 42,6% scritto da
e 14% tratto e scritto
) e l’adattamento da opere di autori non direttamente coinvolti è ridimensionato (40,6%, 26,6% tratto da
). Il che mostra uno scenario diverso alla sezione precedente ( ), in cui si notava l’assenza di un intervento diretto degli autori nella sceneggiatura di opere televisive.
In ultimo, in sono mostrate le tipologie di contributi che caratterizzano i prodotti italiani. Vediamo che l’apporto diretto degli scrittori alla sceneggiatura (35,8%, di cui 29% scritto
e 6,8% scritto e tratto
) è ridimensionato rispetto a quello dato nelle coproduzioni (dove era 56%, ). Cresce invece il numero di opere riadattate senza il contributo degli autori (40,2% tratto da
). Purtroppo, l’alta percentuale di casi ambigui o non specificati (24,1%) non consente di fornire una visione risolutiva del fenomeno.
Questa sezione dell’analisi si concentra esclusivamente sui prodotti che sono stati tratti (o scritti e tratti) da un’opera letteraria italiana (1161/2061), escludendo i prodotti per cui non si ha certezza riguardo al contributo dell’autore o per i quali lo scrittore contribuisce alla sceneggiatura ma su temi lontani dalle sue opere letterarie.
L’influsso letterario sulle tipologie di prodotti audiovisivi. Per semplicità, i prodotti sono raggruppati in prodotti cinematografici e prodotti televisivi (dove quest’ultimo include film TV, serie TV e miniserie TV) e successivamente per tipologia di produzione ( ).
I grafici confermano parzialmente lo scenario già visto, dove, in assoluto, i prodotti tratti (o tratti e scritti) da opere letterarie sono prevalentemente cinematografici nelle coproduzioni (76,9%), equamente distribuite in produzioni italiane (51%) e prevalentemente televisivi nelle produzioni estere (75%).
In vediamo l’andamento generale nella realizzazione di prodotti (cinematografici e televisivi) tratti da opere letterarie italiane. Notiamo un andamento costante tra gli anni ‘10 e gli anni ‘30, un andamento positivo con picco tra gli anni ‘60 e ‘80 e un ritrovato interesse negli anni 2000.
In , si può apprezzare la suddivisione in tipologie di prodotto, che dimostra come, a partire dagli anni ‘50, siano i prodotti per la televisione a fungere da motore per la trasposizione letteraria. La produzione cinematografica segue l’andamento generale, dominando la scena produttiva fino agli anni ‘40, con un picco di produttività negli anni ‘60 e un ritorno d'interesse negli anni successivi al 2010.
In si può esaminare l’andamento delle tipologie di produzione, suddivise qua tra straniere (9b) e italiane unite alle coproduzioni (9a), raggruppate per tipologia di prodotto. Dal confronto viene confermato il trend generale per cui i prodotti cinematografici ispirati alla letteratura italiana coinvolgono per lo più l’Italia nella produzione (in via esclusiva o in coproduzione) e i periodi più intensi di attività corrispondono a quelli del trend generale mostrato in .
Notevole è il contributo esclusivamente straniero alla produzione televisiva, che presenta un andamento positivo, con picco negli anni ‘60, costantemente superiore alla produzione cinematografica. In particolare, sin dagli albori della crescita di prodotti per la televisione, il numero di prodotti stranieri risulta sempre superiore a quello dei prodotti italiani e coprodotti (a esclusione dei soli anni 2000) e segue l’andamento generale della produzione televisiva ( ).
I generi dei prodotti audiovisivi. Per ogni prodotto cinematografico e televisivo IMDb associa una o più etichette rappresentanti il genere (e.g. drama, comedy, musical), con l’eccezione di 184 prodotti per cui non è stato fornito alcun dato. Nell’analisi dei generi, le occorrenze delle etichette sono conteggiate individualmente (ergo, l’unità di misura non è il prodotto, per il quale più etichette possono essere associate, ma l’occorrenza dell’etichetta).
In viene mostrato rispettivamente l’andamento del tempo (colonna 1) e la distribuzione dei generi (colonna 2), suddivisi nei due gruppi di provenienza delle produzioni (Italia e coproduzioni, riga 1 e 2; estere, riga 3 e 4) e rispettivamente per tipologia di prodotto (cinematografico e televisivo).
Il genere drammatico (Drama) è tra i maggiormente rappresentati in ogni tipologia di prodotto e provenienza. Significativamente, a eccezione delle sole produzioni italiane, dove Drama è seguito da generi più romanzeschi come Comedy e Romance, il genere musicale (Music, Musical) è l’elemento caratterizzante delle (co)produzioni con partecipazione straniera. In particolare, i prodotti televisivi a tema musicale (coprodotti e stranieri) vedono un picco nel decennio a partire dal 2000, mentre i prodotti cinematografici stranieri vedono un picco nel decennio a partire dal 2010.
L’ultima parte dell’analisi è dedicata alle autrici e agli autori delle cui opere letterarie sono stati tratti prodotti per il cinema e la televisione, nazionale e internazionale ( ).
L’influenza degli autori nelle produzioni. Le opere di Luigi Pirandello sono le più rappresentate in assoluto ( ). Consistentemente, Pirandello è il più rappresentato in produzioni italiane e straniere e si attesta tra i primi quattro autori più influenti nelle coproduzioni.
Significativamente, in ogni tipologia di produzione seguono le opere di librettisti (Giacosa, Piave, Illica, Boito, Romani, Solera, sino a Ghislanzoni). In Italia, questi sono inframezzati dalle opere di De Filippo (sottorappresentato invece nelle coproduzioni e produzioni straniere), Moravia (primo nelle coproduzioni, sottorappresentato nelle produzioni straniere), D’Annunzio (sottorappresentato invece nelle altre produzioni), Manzoni (sottorappresentato in coproduzioni, assente tra i primi 20 autori in produzioni straniere), De Amicis (sottorappresentato nelle altre produzioni) e Sciascia (sottorappresentato in coproduzioni, assente in produzioni straniere).
Da notare, autori come Collodi, Betti, Fo e Sabatini, sottorappresentati in produzioni italiane, sono invece influenti sulle produzioni straniere.
La rappresentatività di genere degli autori e delle autrici. Il dataset include informazioni per 154 autori e autrici, tra i quali 138 uomini e 16 donne (10,4%).
In viene mostrata la percentuale delle autrici e degli autori selezionati nelle produzioni nazionali e internazionali. La percentuale di autrici non supera il 10% in nessun gruppo di provenienza. Solo nei prodotti italiani, con il 9,86% di opere audiovisive basate su opere di autrici, ci si avvicina alla rappresentatività delle autrici in assoluto sopra menzionata (10,4%).
In vengono mostrate le percentuali dei contributi delle autrici e degli autori raggruppate per tipologia e provenienza di produzione. L’intervento femminile nella sceneggiatura (scritto da
) è inferiore all’adattamento di opere fatte da terze parti sia in produzioni italiane sia in coproduzioni, mentre è l’unico fattore positivo (3,85%) nelle produzioni di provenienza esclusivamente straniera.
Si potrebbe obiettare che la partecipazione maschile è alta poiché molti prodotti sono tratti da opere i cui autori risalgono all’inizio del secolo scorso, periodo in cui le scrittrici erano sottorappresentate. Per cercare un dato più significativo, possiamo considerare la percentuale di contributi di scrittori e scrittrici che hanno partecipato alla stesura della sceneggiatura, quindi inevitabilmente vissuti dopo l’invenzione del cinematografo e potenzialmente partecipi nello sviluppo del settore cinematografico.
In vediamo i dati sul contributo delle scrittrici e scrittori alla sceneggiatura di opere audiovisive, raggruppati per provenienza della produzione e sesso. I valori percentuali sono qui relativi ai contributi per sesso biologico e non al numero totale di prodotti. Distinguiamo poi dal totale (scritto da
, che rappresenta il 100% del grafico) l’emergere della percentuale relativa alla partecipazione nella sceneggiatura atta alla trasposizione di proprie opere (tratto e scritto
). Ovvero, il 33% delle volte in cui una scrittrice contribuisce alla sceneggiatura di un prodotto audiovisivo italiano, lo fa come sceneggiatrice di una sua stessa opera letteraria. La stessa percentuale aumenta nelle coproduzioni (40%) e nelle produzioni straniere (37%). Da notare la differenza con la percentuale dei contributi maschili. Gli uomini partecipano in misura nettamente minore (7%, 8%, 20%) nella sceneggiatura di loro opere, ma, al contrario, sono maggiormente coinvolti nella stesura di opere slegate dalla loro produzione letteraria.
Dall’esplorazione iniziale del dataset emergono alcuni elementi distintivi della transcodifica della letteratura italiana e in generale dei fenomeni caratteristici della produzione cinematografica contemporanea.
Il prodotto cinematografico è l’oggetto di maggiore interesse per la transcodifica di opere letterarie (59%) e l’Italia partecipa al finanziamento dell’86% di queste (co)produzioni ( e ). La Francia risulta essere il partner più presente nelle coproduzioni (52%, ) e tra gli attori più attivi in prodotti esclusivamente stranieri (13,5%, ), assieme a Regno Unito (13,7%) e Stati Uniti (11,7%). Circa il 30% dei prodotti cinematografici sono frutto di coproduzioni internazionali a partecipazione italiana, un dato significativo se paragonato al numero delle coproduzioni internazionali per i prodotti televisivi (7%). Questo dato conferma una situazione nota, per cui una coproduzione cinematografica è economicamente più sostenibile per finanziatori internazionali, i quali possono accedere a corposi budget e possono avere accesso a incentivi – cosa che difficilmente avviene invece per produzioni con piccoli budget, come i prodotti televisivi ( ).
Caratteristica è la partecipazione diretta in produzioni cinematografiche degli scrittori nella stesura della sceneggiatura (circa 91%), eventualmente riadattata da un testo scritto dallo stesso autore (85%) ( ). Al contrario, la partecipazione indiretta caratterizza principalmente i prodotti televisivi (circa 61%).
Significativo il fatto che sempre su prodotti televisivi si concentrino, in generale, le produzioni straniere, producendone circa il 56%, e che queste siano in misura nettamente superiore alle produzioni esclusivamente italiane (37%) ( ). Da notare come il contributo degli autori in prodotti stranieri sia per lo più indiretto (81%, ), mostrando un dato di controtendenza rispetto ai prodotti cinematografici. Questo fenomeno può essere motivato da diversi fattori. Una ragione plausibile risiede nel fatto che la maggior parte degli autori italiani più apprezzati in opere straniere ( c) siano deceduti prima del boom di prodotti televisivi ( b) (14 autori su 20 rappresentati in c sono infatti deceduti prima degli anni Cinquanta del Novecento). Caratteristica interessante dei prodotti televisivi stranieri è poi il focus sul genere musicale ( ). Analizzando manualmente la lista delle opere audiovisive, abbiamo notato come molte di queste siano registrazioni (in studio o a teatro) di spettacoli tratti da opere di librettisti italiani, mostrando un chiaro indirizzo di transcodifica della letteratura italiana sulla televisione straniera a fini educativi e d'intrattenimento.
Concentrando l’attenzione su quei prodotti audiovisivi che sono certamente una transcodifica di opere letterarie (ovvero opere tratte da
, o tratte e scritte da
), vediamo che l’andamento nel tempo ( ) segue gli sviluppi socioeconomici mondiali, con un picco attorno agli anni ‘50-’60 che corrisponde alla diffusione della televisione nelle case private. Prodotti televisivi e cinematografici seguono andamenti diversi ( ). In Italia, a partire dagli anni ‘60 i prodotti televisivi sono in crescita, mentre i prodotti cinematografici registrano un costante calo. I prodotti esclusivamente stranieri vedono invece i prodotti televisivi costantemente più rappresentati di quelli cinematografici, a conferma del loro valore assoluto mostrato in . Nonostante i dati per il decennio corrente siano parziali, si nota nell’ultimo ventennio un calo generale della produzione mondiale ispirata alla letteratura italiana.
In ultimo, l’analisi preliminare della distribuzione delle scrittrici e scrittori sulla base del sesso biologico mostra come la presenza maschile sia predominante in ogni tipologia di prodotto audiovisivo o provenienza ( e ). In controtendenza è invece l’analisi proporzionale rispetto al ruolo svolto nella realizzazione cinematografica-televisiva, dove appare il ruolo proattivo delle donne nello sceneggiare le proprie opere in produzioni italiane, coproduzioni e produzioni straniere, significativamente superiore rispetto agli scrittori di sesso maschile. Il dato, tuttavia, mette in evidenza come, per converso, siano gli scrittori a essere maggiormente coinvolti nella stesura di opere slegate dalla loro produzione letteraria ( ).
In questo contributo, tenendo conto degli studi esistenti e prendendo spunto dal quadro tracciato nello stato dell’arte, abbiamo raccolto e analizzato un set di dati rappresentativo del contributo di scrittrici e scrittori italiani contemporanei alla realizzazione di opere cinematografiche e televisive internazionali, mettendo a fuoco le principali caratteristiche che scaturiscono da un’analisi di tipo quantitativo.
Nonostante i limiti dovuti al reperimento dei dati, il cambiamento nella metodologia di raccolta ha permesso di reperire un corpus più ampio e rappresentativo, così da allargare l’analisi all’intero XX secolo. Così facendo, è stato possibile dare prova del potenziale di un’analisi quantitativa che esplori la relazione tra letteratura, cinema e televisione, ponendo l’accento su questioni che finora hanno occupato una posizione di secondo piano in studi precedenti. È da sottolineare ulteriormente come la portata dell’analisi, la quantità e la qualità dei dati raccolti potrebbero essere indubbiamente maggiori se l’accesso a questi ultimi fosse esente dalle grandi limitazioni contro cui spesso, ancora oggi, ci si scontra. In particolare, un’analisi quantitativa che abbia la possibilità di raggiungere maggiori livelli di affidabilità e approfondimento potrebbe configurarsi come complementare rispetto ad analisi di tipo qualitativo, nonché aumentare la propria capacità d’influenza e d’indirizzamento di queste ultime verso particolari contesti e tipologie di prodotto.
Battisti, Tommaso. 2021. Gli Autori Della Letteratura Italiana Sul Grande E Piccolo Schermo. Modified-used Datasets and Resulting Tables.
figshare.https://doi.org/10.6084/m9.figshare.16783024.v2.
Battisti, Tommaso e Marilena Daquino. 2021. Gli Autori Della Letteratura Italiana Sul Grande E Piccolo Schermo. Initial Dataset.
. figshare.https://doi.org/10.6084/m9.figshare.16782781.v3.
Bazin, André. 1999. Che cos’è il cinema?. Tradotto da Adriano Aprà. Milano: Garzanti.
Bertini Malgarini, Patrizia, e Marzia Caria. 2014. “«Ho scelto di fare lo sceneggiatore perché sono uno scrittore»: Franco Solinas tra narrativa e cinema.” In La letteratura degli italiani 4. I letterati e la scena, Atti del XVI Congresso Nazionale Adi, a cura di G. Baldassarri, V. Di Iasio, P. Pecci, E. Pietrobon e F. Tomasi. Roma: Adi editore.https://www.italianisti.it/pubblicazioni/atti-di-congresso/la-letteratura-degli-italiani-4-i-letterati-e-la-scena/bertini_caria.pdf.
Brotto, Denis. 2019. Interferenze. Registi/scrittori e scrittori/registi nella cultura italiana, a cura di Attilio Motta. Padova: University Press.
Brunetta, Gian Piero. 2003. Guida alla storia del cinema italiano. Torino: Einaudi.
Canet Centellas, Fernando Javier, Miguel Angel Valero Navarro, e Lluis Codina Bonilla. 2016. "Quantitative approaches for evaluating the influence of films using the IMDb database". Communication & Society 29 (2): 151-172. https://doi.org/10.15581/003.29.2.151-172.
Dagrada, Elena. 2021. “Cinema e letteratura: lo stato della questione o l’effetto reboud rivisitato.” In Parole & immagini: tra arte e comunicazione, a cura di Ilaria Bonomi e Luca Clerici, 165-89. Torino: Accademia University Press.
Hoskins, Colin, Stuart McFadyen, e Adam Finn. 1996. "A Comparison of Domestic and International Joint Ventures in Television Program and Feature Film Production". Canadian Journal of Communication 21 (1): 77-94.http://dx.doi.org/10.22230/cjc.1996v21n1a924.
Hutcheon, Linda, e Siobhan O'Flynn. 2013. A theory of adaptation. London: Routledge.
Kagan, Dima, Thomas Chesney, e Michael Fire. 2020. "Using data science to understand the film industry’s gender gap". Palgrave Communications 6 (1): 92. https://doi.org/10.1057/s41599-020-0436-1.
Metz, Christian. 1964. "Le cinéma: langue ou langage?" Communications 4 (1): 52-90.https://doi.org/10.3406/comm.1964.1028.
Motta, Attilio. 2018. ‘In Italia seicento e quaranta’: repertorio ragionato delle transcodifiche da testi italiani a film (2000-2017).
In La letteratura italiana e le arti, Atti del XX Congresso ADI, a cura di L. Battistini, V. Caputo, M. De Blasi, G. A. Liberti, P. Palomba, V. Panarella, e A. Stabile. Roma: Adi editore.https://www.italianisti.it/pubblicazioni/atti-di-congresso/la-letteratura-italiana-e-le-arti/Motta(1).pdf.
Nuvoli, Giuliana. 1998. Storie ricreate. Dall’opera letteraria al film. Torino: UTET.
Passeri, Alberta. 2012. Cinema e letteratura. Convergenza, divergenza e interferenza. Lo schema narativo canonico della trasposizione. Culture of Communication / Communication of Culture, 2012: 1831-1841. http://hdl.handle.net/2183/13481.
Ripari, Edoardo. 2015. Storia cinematografica della letteratura italiana. Roma: Carocci.
Rossi, Fabio. 2006. Il linguaggio cinematografico. Roma: ARACNE editrice.
Rossman, Gabriel, Nicole Esparza, e Phillip Bonacich. 2010. I’d Like to Thank the Academy, Team Spillovers, and Network Centrality.
American Sociological Review 75 (1): 31–51. https://doi.org/10.1177/0003122409359164.
Volpe, Sandro. 2007. Adattamento. Sette film per sette romanzi. Venezia: Marsilio Editori.
Williams, Oliver E., Lucas Lacasa, e Vito Latora. 2019. "Quantifying and predicting success in show business". Nature Communications. 10 (1): 2256. https://doi.org/10.1038/s41467-019-10213-0
Zatlin, Phyllis. 2005. Theatrical Translation and Film Adaptation: A Practitioner's View. Topics in Translation 29. Clevedon, UK; Buffalo: Multilingual Matters.
Gli autori hanno contribuito alla realizzazione dell’articolo come segue: Tommaso Battisti è responsabile per le sezioni: Stato dell’arte; Materiali e metodologia della ricerca, Risultati dell’analisi; Marilena Daquino è responsabile per le sezioni: Introduzione; Discussione; Conclusioni.
Una pratica simile si può riscontrare, ad esempio, in: Maggitti, Vincenzo. Cinema e Letteratura Dal 2000 a Oggi.
Annali d’Italianistica 30 (2012): 255–69. http://www.jstor.org/stable/24017628.
Si veda: https://www.cinematografo.it/cinedatabase/
Si veda: http://www.archiviodelcinemaitaliano.it/
Si veda: https://www.filmitalia.org/
Si consideri, ad esempio, l’incontro del 2014 dal titolo "Libri, film, serie tv e videogiochi: universi narrativi e di mercato", i cui materiali relativi alle presentazioni si possono raggiungere all’indirizzo: https://www.giornaledellalibreria.it/presentazione--libri-film-serie-tv-e-videogiochi-universi-narrativi-e-di-mercato-2471.html
SPARQL è il linguaggio per l’interrogazione di dati in formato RDF. Si veda: World Wide Web Consortium, "SPARQL 1.1 overview.", 2013, https://www.w3.org/TR/sparql11-overview/.
La ricerca secondo il termine più generico scrittori
avrebbe portato a dei risultati fuorvianti. Infatti, tra gli scrittori
in questione sarebbero stati inclusi anche, ad esempio, sceneggiatori di professione che non hanno mai scritto un testo non filmico, o scrittori di altro genere come giornalisti.
Per la libreria Python utilizzata per interrogare le API (Application Programming Interface) di IMDb si veda: https://cinemagoer.github.io/.
Per la query a Wikidata e lo script utilizzato per interrogare IMDb, a partire dalla lista di identificativi forniti da Wikidata si veda , Python code for IMDb API. figshare. DOI: https://doi.org/10.6084/m9.figshare.17008273.v1