Un modello concettuale per favorire lo sviluppo e il riutilizzo di app per edizioni digitali
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2532-8816/12620Parole chiave:
ontologia, modellazione di dati, sviluppo software, edizione digitale, filologia digitale, ontology-driven software development, editing filologico digitaleAbstract
Nel campo dello schorlarly digital editing sono stati prodotti negli anni innumerevoli applicativi per la visualizzazione di edizioni digitali, prodotti informatici sofisticati e innovativi. Il loro riutilizzo per progetti di edizione diversi si è rivelato essere parecchio complesso, nonostante si tratti talvolta di strumenti concepiti come generici. Riguardo a questo problema, in un articolo sul futuro delle edizioni digitali, Pierazzo sostiene che a mancare è la proposta di un modello scientifico fondato sulla teoria e sull’editing filologico.
In questo articolo si propone un modello concettuale, che consenta di facilitare lo sviluppo e il riuso di applicativi per edizioni digitali in un’ottica più sostenibile e di consolidare le sperimentazioni condotte finora. Il modello è basato sull’analisi delle diverse metodologie filologiche, in modo che risulti facilmente adattabile a edizioni diverse su un piano teorico. Su un piano tecnico, per garantire che il modello sia interoperabile tra sistemi diversi, il modello potrebbe essere formalizzato come un’ontologia, consentendo così l’adozione delle metodologie dell’Ontology-Driven Software Development.
L’articolo si conclude con una rassegna degli aspetti da indagare ulteriormente, perché il modello concettuale proposto possa diventare una soluzione efficace e concreta per le difficoltà di generalizzazione e riuso degli applicativi per le edizioni digitali.
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2021 Chiara Martignano
Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.