Beni Comuni digitali come una nuova infrastruttura
Una nuova generazione di politiche pubbliche per la trasformazione digitale
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2532-8816/13695Parole chiave:
Free and Open source software (FOSS), Digital Commons, Infrastruttura, Public Policy, Innovazione, Standards, ModularitàAbstract
Il software libero e open source (FOSS) è arrivato a dominare ampiamente la produzione di software. Questo significa che la tecnologia e l'industria leader della rivoluzione digitale hanno integrato i beni comuni digitali nei suoi assetti istituzionali principali.
Per comprendere la traiettoria di successo del FOSS, tuttavia, è necessario rivedere gli approcci iniziali alla logica di produzione dietro di esso e questa nuova generazione di beni comuni digitali, riconoscendo la natura ibrida e multistrato della loro governance.
Un ripensamento è ugualmente necessario per quanto riguarda le politiche pubbliche applicate al FOSS, che finora non sono riuscite ad integrarsi con successo con questi nuovi sistemi di innovazione e produzione. Tanto più che ci stiamo avvicinando ad una nuova fase di sviluppo dell'ecosistema FOSS che sarà caratterizzata da un maggiore coinvolgimento del settore pubblico.
Una revisione della nozione di infrastruttura e un'analisi dei principi di disegno che emergono nell'architettura delle infrastrutture digitali di ultima generazione, all'interno delle quali il FOSS è sempre più intrecciato con gli standard e la modularità, può offrire una nuova prospettiva per riconsiderare la costruzione e la governance di queste utilities condivise e il ruolo delle politiche pubbliche.
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