Storia, oggetti, web. Collezioni e strumenti digitali per la digital public history

Autori

  • Mara Caron University Ca' Foscari of Venice

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2532-8816/16630

Parole chiave:

Digital Public History, collezioni digitali, cultura materiale, storytelling digitale, realtà virtuale

Abstract

Grazie alla diffusione di archivi e collezioni digitali, i public historian hanno accesso a milioni di oggetti, testi e suoni digitalizzati che possono riutilizzare per la divulgazione storica sul web: si tratta di una buona pratica che incentiva la produzione di narrazioni alternative a quelle ufficiali e riconosce il valore didattico della cultura materiale in ambito storiografico. In questo saggio si analizzeranno alcune collezioni digitali sia internazionali sia italiane per valutare le modalità d’interrogazione e le possibilità di riutilizzo dei materiali catalogati; inoltre, si descriveranno alcuni software di grafica e digital storytelling con cui realizzare contenuti multimediali e interattivi a partire dagli oggetti digitalizzati. Infine, si rifletterà sugli oggetti tridimensionali digitali, ultima frontiera delle collezioni digitali: talvolta impiegati in progetti per la creazione di ambienti virtuali immersivi, essi costituiscono uno strumento ricco di potenzialità ma anche di criticità che si possono superare soltanto attraverso la cooperazione con esperti informatici e la corretta gestione dei fondi per la loro realizzazione, conservazione e fruibilità.

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Pubblicato

2023-12-14

Come citare

Caron, M. (2023). Storia, oggetti, web. Collezioni e strumenti digitali per la digital public history. Umanistica Digitale, 7(16), 79–95. https://doi.org/10.6092/issn.2532-8816/16630

Fascicolo

Sezione

Articoli