Gestire l’immateriale con ATLAS.ti©. Metodi e strumenti per la ricerca archeologica dei conTesti sensoriali
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2532-8816/21279Parole chiave:
Patrimonio immateriale, Archeologia cognitiva, ATLAS.ti, Analisi testuali, AIUCD2024Abstract
Il presente lavoro prende le mosse dalle più recenti problematiche emerse nell’ambito dell’Archeologia cognitiva proponendo un metodo sperimentale di analisi degli spazi che adotta due principali strumenti di misurazione: il corpo umano e i software. Obiettivo specifico è quello di comprendere i contesti archeologici, oltre che con le metodologie tradizionali, anche attraverso un lavoro per analogie comportamentali fra il presente e il passato. Mutuando dalle scienze cognitive metodi e tecniche di acquisizione dei dati qualitativi, la ricerca ha previsto il coinvolgimento di un gruppo scelto di persone che sono state sottoposte ad un esperimento sensoriale all’interno di particolari contesti archeologici, quelli in grotta. I testi delle descrizioni dense e dei questionari compilati dai partecipanti sono stati così analizzati con l’ausilio del software di analisi quali-quantitativa ATLAS.ti©.
Le finalità del presente lavoro sono molteplici: si intende innanzitutto presentare il software ATLAS.ti, che è ampiamente utilizzato in ambito sociologico ma pressoché sconosciuto fra gli archeologi; viene poi dimostrata la sua efficacia trattando la sua applicazione su un caso studio specifico di Archeologia cognitiva; vuole infine offre contributo al dibattito sullo sviluppo di strumenti e tecnologie digitali sempre più adatti a rispondere agli interrogativi archeologici, specie quelli connessi alla comprensione semantica dello spazio, che sovente sfuggono alla materialità dei dati.
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