La morte dell’autore e l’Intelligenza Artificiale

Abstract

Nonostante i successi della IA restano da valutare le loro possibili conseguenze negative nell’arte e nell’educazione. In questa prospettiva nell’articolo si discutono i problemi della paternità artistica e della creatività nei processi e nei principi estetici delle IA generative. Si cerca di dimostrare che la IA e gli artisti che la usano non si possono considerare autori, perché la paternità artistica richiede lo sviluppo di contenuti estetici, artistici e tecnologici originali, soprattutto il disegno di processi interattivi capaci di stabilire una relazione significativa con il contesto, che la IA non può strutturalmente possedere e quindi offrire ai suoi utenti. Per dimostrarlo, attraverso una prospettiva sistemica che unisce le scienze umane e l’informatica, si valuteranno gli sviluppi dell’arte contemporaneo, le peculiari proprietà dei linguaggi digitali e i limiti delle strutture computazionali dell’Intelligenza Artificiale e dei loro modelli linguistici. Si spera con questo di contribuire allo sviluppo tecnologico inclusivo e culturalmente sostenibile e al disegno di metodologie e obiettivi educativi in grado di superare i limiti e i pregiudizi tecno-centrici e utilitaristici.