Digital Humanities and Society: an impact requiring ‘intermediation’

Autori

  • Carla Basili Istituto IRCrES, Consiglio Nazionale delle Ricerche
  • Grazia Biorci Istituto IRCrES, Consiglio Nazionale delle Ricerche
  • Antonella Emina Istituto IRCrES, Consiglio Nazionale delle Ricerche

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2532-8816/7196

Parole chiave:

Digital Humanities, Education, Impact of Humanities, Public Engagement

Abstract

Impatto e sostenibilità sono il leitmotiv delle attuali direttive europee sulla ricerca. Si richiede alla scienza di esercitare direttamente una positiva influenza socioeconomica sulla società. La ricerca umanistica non è esente da questo vincolo. In tale contesto, le Digital Humanities possono rafforzare l’impatto esterno della ricerca umanistica, ossia mirare al coinvolgimento del pubblico, attraverso le opportunità strategiche offerte dalle tecniche digitali. Per il raggiungimento di tale obiettivo, l’intermediazione sembra necessaria come ‘attivatore’ delle scienze umane all’interno della società. In realtà, gli oggetti virtuali possono restare inerti tanto quanto quelli reali, esattamente come i libri in una biblioteca senza visitatori. Il valore aggiunto dell’approccio digitale sta nella sua sostenibilità, nella facilità d’uso, negli strumenti e nei supporti che fornisce, oltre che nella peculiare capacità di stimolare gli utenti nel diventare agenti attivi della loro lettura. Tuttavia, così come in una buona narrazione l’attenzione a che cosa può provocare reazione è importante quanto l’azione narrata, gli oggetti digitali necessitano di indicazioni, suggerimenti e spunti per stimolare e attivare la curiosità degli utenti, le loro domande e condurli a formulare soluzioni originali. L’articolo si concentra su tre elementi: la richiesta di impatto esterno delle attività di ricerca; il bisogno di agenti di intermediazione e la sperimentazione concreta di intermediazione. Le Digital Humanities sono analizzate nel contesto delle scienze umane, ma al di fuori dell’ambito accademico, attraverso l’individuazione di destinatari esterni alla comunità scientifica. I test eseguiti finora sono indirizzati alla specifica categoria degli insegnanti, chiamati ad agire come intermediari tra prodotti della ricerca in scienze umane e le loro classi.

Pubblicato

2017-10-01

Come citare

Basili, C., Biorci, G., & Emina, A. (2017). Digital Humanities and Society: an impact requiring ‘intermediation’. Umanistica Digitale, 1(1). https://doi.org/10.6092/issn.2532-8816/7196

Fascicolo

Sezione

Articoli