Il Codice Pelavicino tra edizione digitale e Public History

Autori

  • Enrica Salvatori Università di Pisa
  • Roberto Rosselli Del Turco Università di Torino
  • Chiara Alzetta Università di Pisa
  • Chiara Di Pietro Università di Pisa
  • Chiara Mannari Università di Pisa
  • Alessio Miaschi Università di Pisa

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2532-8816/7232

Parole chiave:

Storia pubblica, TEI XML, diplomatica, filologia digitale, latino medievale

Abstract

Il Progetto Codice Pelavicino Digitale ha come obiettivo la pubblicazione di un’edizione digitale, liberamente accessibile online, di questo importante manoscritto del XIII secolo. Nel presente articolo si intende da un lato evidenziare le caratteristiche dell’edizione ed i principali problemi che si sono dovuti affrontare, dall’altro presentare il modo in cui si è arrivati alla scelta del digitale all’interno di un ambiente, quello delle Accademie, degli Archivi ecclesiastici e degli storici locali, in genere molto restio ad accettare simili innovazioni. L’edizione è basata su uno standard internazionale per quanto riguarda la codifica dei testi, gli schemi e le linee guida offerte dal consorzio TEI, e fa uso del software EVT per generare il sito web che permette di consultare testo critico e immagini del manoscritto.

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Pubblicato

2017-10-01

Come citare

Salvatori, E., Rosselli Del Turco, R., Alzetta, C., Di Pietro, C., Mannari, C., & Miaschi, A. (2017). Il Codice Pelavicino tra edizione digitale e Public History. Umanistica Digitale, 1(1). https://doi.org/10.6092/issn.2532-8816/7232

Fascicolo

Sezione

Articoli