Introduzione
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2532-8816/7247Abstract
Il IV Convegno annuale dell’Associazione Italiana di Informatica Umanistica e Cultura Digitale, avente per tema “Digital Humanities e Beni Culturali: quale relazione?”, si è svolto a Torino nel dicembre del 2015. Nell’intenzione degli organizzatori, si doveva porre come punto d’incontro fra il mondo delle Digital Humanities e quello dei beni culturali (Cultural Heritage), constatando come da tempo quest’ultimo faccia uso di strumenti e metodologie di area DH, ma senza che si sia instaurato un rapporto organico fra i due settori, in maniera tale da favorire uno scambio proficuo per entrambe le parti. Questa relativa incomunicabilità può essere in parte spiegata con la giovinezza delle discipline DH in Italia e con la lentezza che ne ha caratterizzato, fino a tempi recenti, l’accettazione e la rilevanza presso il mondo accademico. Stride vistosamente, tuttavia, con il fatto che non solo gli studiosi e ricercatori di area DH accedono quotidianamente a biblioteche, archivi e musei per quanto riguarda l’oggetto dei propri studi, ma che gli strumenti e metodi utilizzati per tali ricerche sono in larga parte sovrapponibili, se non identici.
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